UNA GIORNATA IN MELORIA IN BARCA A VELA? DA OGGI E’ POSSIBILE
Pubblico il post del collega Giuseppe Mascambruno , su uno skipper che ha ideato una “gita” alla meloria per una o due persone sulla sua barca a vela con spuntini a bordo, partenza da marina di Pisa:
Ecco il post:
Onore al merito dell’organizzatore. Che, mi pare di capire, gravita su Pisa. Sono anni che mi chiedo come sia possibile che da Livorno non ci sia un analogo servizio di costante navetta turistica, magari ben promosso anche sul piano dell’ecosostenibilità, che consenta a chiunque almeno di vedere da vicino la Meloria. E, di questi tempi, farci anche un bagno. Il tutto, ovviamente, nel più rigoroso, anzi direi affettuoso, rispetto di questo paradiso che abbiamo sotto casa.
Faccio volentieri indiretta pubblicità a chi ha avuto l’iniziativa, nella speranza che stimoli un dibattito anche a Livorno, alla luce soprattutto del recente convegno sulle Secche che ha dato, per la prima volta, anche un valore economico ai novecento ettari dell’area protetta: 11 milioni di euro. E’ stato spiegato che questo parametro, apparentemente incomprensibile trattandosi di bene pubblico non alienabile, deve servire soprattutto ad accrescere la consapevolezza del valore anche in chi, magari, non dimostra spiccate sensibilità ambientali. Per intendersi, in soldoni appunto, un po’ come dire: non state venendo in una pensioncina a una stella, ma in un hotel a 5 stelle.
Io spero di cuore che la Meloria, nel 2021 quando scadrà il mandato dell’attuale presidenza del Parco di San Rossore che gestisce (si fa per dire) l’area protetta su delega della Regione, venga affidata alle cure dirette del Comune di Livorno. Anche se diffido, per esperienza storica, del fin troppo eccessivo accentramento nelle mani comunali di un controllo della vita pubblica cittadina spesso gestito male e comunque in forma perlopiu clientelare, nello specifico non vedo alternative possibili. Tenendo presente che abbiamo già un polo scientifico di tutela del patrimonio naturale con il Centro Interuniversitario di Biologia Marina dello Scoglio della Regina. Che, non a caso (e meravigliosamente, aggiungerei) ha firmato l’ultimo studio aggiornato sulla Meloria, grazie a un finanziamento europeo.
Magari, facendo una volta tanto le cose per bene, potrebbe nascere anche una collaborazione con associazioni, ambientaliste e turistiche, per dare il via a un’intelligente fruizione del bene. Con il rischio, perché a volte sembra che la logica porti l’orticaria, di creare anche qualche opportunità occupazionale. Magari giovanile.
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