“Su Rimateria la maggioranza non è informata”
Rimateria. Riportiamo dalla stampa questa singolare nota della maggioranza sui carotaggi: “Ma la richiesta di concordato preventivo è stata inoltrata da Rimateria il 3 marzo 2020 e il Cda ha assentito alla richiesta dell’amministrazione comunale di effettuare i carotaggi il 4 marzo.
Il bando di gara è stato deliberato ad aprile. Se l’autorizzazione del Tribunale fosse stata necessaria, Rimateria avrebbe dovuto richiederla a marzo invece di attendere tutti questi mesi, e il Comune avrebbe potuto risparmiare i soldi dei cittadini”.
Rimateria. L’assessore Bezzini non risponde, ma lo fa la sua lista Lavoro e Ambiente, insieme a Fratelli d’Italia, almeno così appaiono insieme sulla stampa. Risposta da cui si evince che quei soldi, “ trentamila euro”, i cittadini li
hanno veramente buttati via, però la colpa è di Rimateria.
Eppure l’azienda il 05 ottobre emise un comunicato dove specificava correttamente due cose: “Rimateria ricorda che si trova dal 3 marzo in procedura concorsuale in bianco: «La società non risponde più ai soci, privati o pubblici, ma ai creditori.
Al CdA è consentita solo la gestione ordinaria, qualunque atto straordinario è sottoposto alla previa autorizzazione della procedura. Emerge ora che i carotaggi sono ritenuti atti di straordinaria amministrazione”. In questa nota di Rimateria si fa anche riferimento a una possibilità di una soluzione più rapida per i carotaggi, dove ne uscì l’ipotesi della manleva, immediatamente proposta al Comune che, sempre secondo la nota, la respinse con fermezza. Allora ci chiediamo se davvero il Comune parla con
l’azienda, soprattutto con il suo Presidente nominato proprio dal Comune.
“Ricordiamo che noi riteniamo Pellati un ottimo presidente….”
Ricordiamo che noi riteniamo Pellati un ottimo presidente, ma evidentemente qualcosa non quadra, perché di solito quando si ritiene che
un’azienda sia così fallace, si chiedono le dimissioni del Presidente, ma nessuno le chiede.
Rimateria. Così come nessuno dice ai cittadini, che anche successivamente, alla fine del concordato, dopo questo pronunciamento del tribunale, difficilmente saranno autorizzabili i carotaggi, proprio perché qualcuno di autorevole li ritenuti non necessari e non utili ai fini aziendali e della sicurezza.
Gelichi Riccardo Portavoce Ascolta Piombino