QUELLE BOMBE DEL ’43, LE MEMORIE DI MIO PADRE BAMBINO (video)

QUELLE BOMBE DEL ’43, LE MEMORIE DI MIO PADRE BAMBINO (video)
immagine fonte wikipedia
Le dichiarazioni della neo Vice Sindaca Libera Camici

Anche oggi come ogni anno e’ stato posto un mazzo di fiori alla targa delle memoria delle 86 persone uccise il 28 Giugno 1943 da una bomba sganciata da un velivolo nemico che colpi’ proprio il rifugio antiaereo , all’angolo di Via Garibaldi con via Galilei , il 28 giugno 1943, dove 86 persone si erano rifugiate dopo l’allarme . Alla cerimonia ha partecipato la ViceSindaca di Livorno Libera Camici (video) e alcuni membri della associazioni Antifasciste di Livorno.

Pubblico una memoria di quella terribile giornata, vissuta e scritta da mio padre, Carlo Repetti scomparso lo scorso anno, in cui tra le righe traspare la paura di una ragazzino , all’epoca aveva 12 anni , il cui gioco con i coetanei fu bruscamente interrotto dal sibilo delle sirene e dal rombo degli aerei portatrici di morte. E non sono solo questi i suo scritti di quelli anni orribili, da li’ alla fine della guerra altri episodi tragici hanno segnato inesorabilmente la sua vita, riuscendo comunque ad uscirne vivo. Come quella di molti altri sue coetanei, e anche di molti altri bambini e adolescenti, che in ogni parte del mondo ancora oggi subiscono inermi le atrocita’ della guerra.

Ecco il suo manoscritto:

Il 28 giugno 1943 , alle ore 10,30 un catastrofico bombardamento colpi’ la nostra citta’ La mattinata era calda e soleggiata, e noi ragazzi eravamo intenti a fare i soliti giochi lungo la strada sterrata di via della Bastia. quando suono’ l’allarme io e mio fratello Colombo con altri amici si stava facendo il tiro alle fune. Il gioco fu subito interrotto dal sibilo della sirena e dal vociar delle mamme che chiamavano a raccolta i propri figlioli.
Mia madre ci porto’ immediatamente in casa facendoci addossare ai muri maestri, cosi’ come aveva suggerito il mio babbo, che si trovava in cantiere a lavorare.
Quell’incursione fu l ‘ultima che prendemmo a Livorno, perche’ ai primi di Luglio “sfollammo” a Castellina Marittima.
Quella mattina la citta’ fu martoriata per circa due ore, da bombe di grosso calibro, una delle quali cadde a circa 100 metri da casa mia provocando un enorme cratere.
I muri della nostra casa vibravano come fossero fatti di cartone, le nostre membra vibravano terrorizzate dalla paura.
Quando l’allarme cesso’, venimmo a sapere che il bombardamento aveva causato centinaia di morti, e che una bomba aveva colpito il rifugio di Via Garibaldi, a pochi passi da casa mia, seppellendo decine e decine di persone…

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Riccardo Repetti

Nato a Livorno il 4 luglio 1956, compiuti gli studi superiori in specializzazione tecnica, ha coltivato da subito la grande passione per il giornalismo accompagnata dall’amore per la fotografia . Risale al 1986 il primo incarico professionale per la redazione livornese de "La Nazione", che dura fino al 1988, quando a ingaggiarlo è "Il Tirreno", Dal 1992 è iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, elenco pubblicisti. Concluso il rapporto di lavoro con "Il Tirreno”, dopo 31 anni il 31/12/2019 , dal primo gennaio di quest'anno svolge la libera professione. Attualmente dirige il notiziario on line pentanewslivorno

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