Piscine aperte e richiuse dopo una settimana, lo sfogo dei gestori.

Piscine aperte e richiuse dopo una settimana, lo sfogo dei gestori.

Le piscine erano chiuse da 7 mesi per il lockdown , poi le problematiche amministrative tra il comune e la società che gestiva gli impianti, dopo tanta fatica e l’affidamento per un mese alla Virtus Buonconvento, lunedì scorso erano riusciti a far nuotare nuovamente gli atleti e gli appassionati Livornesi, con tutte le normative in regola , approvate dopo accurate visite dagli organi competenti.

Oggi domenica , dopo 6 giorni di apertura, la notizia del governo che sospende l’attivita’ di palestre e piscine. Quindi neanche dopo una settimana la sospensione fino al 24 novembre.

Pubblichiamo il comprensibile sfogo dei gestori pubblicato sulla loro pagina Facebook:

Doveva essere un mese e ci sembrava già poco, è stata invece solo una settimana…ma una gran bella settimana!
Bella perché è stato bello veder tornare in piscina tutti i nuotatori, piccoli e grandi, che amano il nuoto e la piscina.
Bella perché le piscine di Livorno sono davvero belle.
Bella perché il pensiero che siano state chiuse così tanto era un picchio nello stomaco continuo.
E bella anche perché, ultimo ma non meno importante, questo nostro Staff che ha sostenuto il carico diretto della riapertura e del controllo delle prescrizioni per lo Sport in Sicurezza non ha solo accolto tutti i livornesi che avevano voglia e desiderio di nuoto con il garbo ed il sorriso sulle labbra tipico di chi è felice di essere esattamente dove si trova, ma ha anche superato l’esame del controllo ispettivo dei Nas con lo stesso stile.
Già, perché questi 24 collaboratori sportivi che avete visto in maglia gialla e nera in questa settimana alle piscine Camalich e Neri sono tutti livornesi e sono tutti gente che ha dato e continua a dare il proprio contributo affinché le piscine di Livorno siano un luogo sano dove si trovi professionalità e cortesia, disponibilità all’ascolto e capacità immediata di risoluzione dei problemi semplici.
Credo che la situazione di oggi, che ci lascia basiti e quasi privi di forze, scoraggiati, sia una situazione comunque estremamente difficile, nella quale anche Paesi meglio organizzati di noi e con burocrazie più snelle ed efficaci sono comunque in grande difficoltà.
E seppure è vero che questa chiusura mette una forte ipoteca sul rischio del collasso dell’intero comparto sportivo natatorio (ma non solo…) è anche vero che sulla salute non si può scherzare, e questa sciagura del Covid-19 ha già fatto troppe vittime per continuare a prenderla alla leggera.
Aspettiamo di capire se il nostro Governo sarà in grado di dare aiuti concreti e di farlo rapidamente, ma intanto non possiamo che prendere atto del fatto che dovremo fare un altro stop.
Magari durante questo nuovo stop battiamoci, tutti noi che abbiamo a cuore lo Sport, affinché il nostro ambito e quello culturale siano effettivamente considerati portatori di educazione e salute, il che già sarebbe sufficiente per definirne l’importanza strategica, e nei quali gli Allenatori e gli Istruttori non sono dilettanti appassionati ma professionisti seri, competenti e preparati, considerati dilettanti solo perché poco e mal pagati.
E come loro pure gli Atleti, dilettanti per definizione e nell’immaginario collettivo ma professionisti di fatto, gente che per impegno, dedizione e costanza non ha nulla in meno rispetto ai colleghi degli Sport professionistici.
Solo da qui potrà nascere ed essere avviato un cambiamento.
Perché lo Sport è già essenziale nelle vite di tante persone, ma sarebbe essenziale che lo diventasse anche per tanti tra coloro che invece non lo ritengono tale, perché l’attività fisica ha implicazioni significative, e pure a lungo termine!, sia per la salute fisica che per quella mentale ed è questo il motivo per cui tenere alto lo stato di attività fisica tra la popolazione dovrebbe essere trattato come una priorità di salute pubblica.
Non ci resta che attendere la ripartenza cercando nel frattempo di avere comportamenti coscienziosi e rispettosi delle regole per far si che il mese di stop non diventi un periodo ancor più lungo, e magari in questo mese promuoviamo uno slogan semplice ma vero e di impatto: LO SPORT COME PRIORITA’ PER LA SALUTE PUBBLICA!
Per il momento ci congediamo, ma siamo fiduciosi che il discorso si possa riprendere appena possibile, un grazie a tutti quanti voi, i vostri messaggi di apprezzamento ci hanno fatto davvero felici!
Carlo

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Riccardo Repetti

Nato a Livorno il 4 luglio 1956, compiuti gli studi superiori in specializzazione tecnica, ha coltivato da subito la grande passione per il giornalismo accompagnata dall’amore per la fotografia . Risale al 1986 il primo incarico professionale per la redazione livornese de "La Nazione", che dura fino al 1988, quando a ingaggiarlo è "Il Tirreno", Dal 1992 è iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, elenco pubblicisti. Concluso il rapporto di lavoro con "Il Tirreno”, dopo 31 anni il 31/12/2019 , dal primo gennaio di quest'anno svolge la libera professione. Attualmente dirige il notiziario on line pentanewslivorno

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