L’ACI contro la pista ciclabile in via Galilei, venerdi’ la protesta commercianti e residenti

L’ACI contro la pista ciclabile in via Galilei, venerdi’ la protesta commercianti e residenti
La pista ciclabile di Via Galilei (pentafoto)
In un comunicato l’Aci (Automobil Club Itali) esprime la propria opinione sulla pista ciclabile di via Galilei.? Intanto i commercianti e residenti della zona annunciano un presidio di fronte all’ITI la mattina del 4 settembre alle ore 11

Davanti a tale rivoluzione, che impatterà non poco sulla fluidità del traffico della zona, ci chiediamo se davvero si è tenuto nella debita considerazione il flusso veicolare che verrà dirottato sulla già congestionata piazza della Repubblica? Ciò non è dato saperlo. Così come non vengono forniti pubblicamente i dati di studio circa il numero di auto che dal semaforo di via Galilei svoltano ogni giorno a destra per raggiungere via Garibaldi.

Avremmo gradito sapere anche quante auto provenienti da piazza della Repubblica, sempre allo stesso semaforo, girano a sinistra per raggiungere via Garibaldi o il quartiere San Marco. Tutto questo traffico dovrà venire assorbito da via Garibaldi , che non ci sembra proprio una strada vocata allo scorrimento per decongestionare gli incolonnamenti.

Il nostro suggerimento è quello di eliminare il marciapiedi a destra con direzione Carducci-Garibaldi: crediamo si un’operazione fattibile, visto che su questo lato non ci sono esercizi commerciali bensì solo accessi a istituti scolastici. Se la pista venisse realizzata, eliminando il marciapiedi, la via Galilei potrebbe rimanere a doppio senso di marcia salvando piazza della Repubblica da una congestione cronica. 
Peraltro sono state definitivamente approvate le modifiche al Codice della Strada su input delle varie lobby ciclistiche nazionali e in spregio ai più elementari criteri di sicurezza. In particolare è stata aggiunta la nuova definizione stradale denominata “corsia ciclabile” da considerare come parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata da striscia bianca discontinua, valicabile ed a uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulla strada urbana dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli.  
La corsia ciclabile è parte dell’ordinaria corsia veicolare ed è destinata alla circolazione dei velocipedi. Alla destra  della “corsia ciclabile” possono essere previsti parcheggi: aprire lo sportello diventerà un’impresa.In tal modo vengono totalmente superate ( e di fatto annullate) tutte le regole ( ampiezza, distanziamento, separazione etc.) che riguardano le piste ciclabili, prevedendo peraltro un “uso promiscuo” di difficile comprensione e comunque pericoloso.Ulteriore modifica riguarda la “casa avanzata” ( numero 7 bis) termine stupidamente ridicolo per definire lo spazio da riservare alle biciclette posto davanti alla linea di arresto per le auto in corrispondenza di incroci con semafori.

Se il senso unico dovesse essere confermato in via definitiva la sosta rimarrà invariata, se invece si dovesse tornare al doppio senso sarebbero 60 gli stalli bianchi ad essere cancellati per far posto alla ciclabile e garantire l’ampiezza della carreggiata posti auto che in parte saranno recuperati nell’area verde dietro le scuole. Il resto in altre zone da stabilire.

L’assessora alla mobilità Giovanna Cepparello , raggiunta telefonicamente, ha riferito che e’ ancora da definire il senso unico o il divieto di sosta, per questo è aperta a qualsiasi tipo di proposta che possa arrivare

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Riccardo Repetti

Nato a Livorno il 4 luglio 1956, compiuti gli studi superiori in specializzazione tecnica, ha coltivato da subito la grande passione per il giornalismo accompagnata dall’amore per la fotografia . Risale al 1986 il primo incarico professionale per la redazione livornese de "La Nazione", che dura fino al 1988, quando a ingaggiarlo è "Il Tirreno", Dal 1992 è iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, elenco pubblicisti. Concluso il rapporto di lavoro con "Il Tirreno”, dopo 31 anni il 31/12/2019 , dal primo gennaio di quest'anno svolge la libera professione. Attualmente dirige il notiziario on line pentanewslivorno

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