LA GIOVANE BENIFEI PER LA FIDUCIA NELLA POLITICA

LA GIOVANE BENIFEI PER LA FIDUCIA NELLA POLITICA
Federica Benifei

Biondissima, volto acqua e sapone ostaggio di un paio di occhialoni che restituiscono al primo impatto l’idea di un carattere spigliato. Ma basta scambiarci poche parole per apprezzarne i modi garbati, la voglia di essere o comunque apparire sempre sorridente. Chi la conosce bene sa che dentro è un vulcano con l’energia e il desiderio di dare sempre qualcosa di se’.

Abbiamo voluto incontrare Federica Benifei, 27 anni a Ottobre, diplomata al conservatorio Mascagni in flauto traverso, come le due sorelle Valentina 37 anni(violino) e Martina 33 (violoncello). Perché è lei la capolista del Pd livornese alle prossime elezioni regionali di settembre. Una delle più giovani candidate in assoluto e comunque rappresenta quell’elemento di freschezza e di novità a cui il Pd affida tante speranze di attrazione del consenso in una competizione che, questa volta, si annuncia tutt’altro che scontata nell’esito.

Dopo il diploma Federica si e’ laureata in ostetricia, a cui è seguito un master in ecografia e ora sta frequentando la magistrale. Nel 2019 ha vinto una borsa di studio al premio “Giovani Eccellenze” 2019, della Universum Academy della Svizzera sul tema della donazione del sangue cordonale a scopo di trapianto. Dall’aprile scorso, contemporaneamente agli studi, lavora come ostetrica all’ospedale Santa Chiara di Pisa in risposta alla richiesta straordinaria di personale durante l’emergenza sanitaria per il Covid19.

Federica è fidanzata, una sportiva, ha timonato il gozzo del Borgo femminile per otto anni consecutivi, poi un anno nel Labrone. Una grande passione quella del remo a cui ha dovuto rinunciare per gli impegni lavorativi.

Figlia di Maurizio Benifei, apprezzato medico, e mamma Maria Grazia, segretaria scolastica adesso in pensione, ma soprattutto nipote di Garibaldo Benifei e Osmana Benetti, icone storiche della Resistenza a Livorno.

E proprio dei nonni parla Federica definendoli i pilastri della sua vita, figure a cui si affida ogni volta che deve fare una scelta difficile, pensando a cosa farebbero o direbbero se fossero ancora in vita.

Federica, da dove e come nasce questa passione per la politica?

Sono cresciuta in una famiglia in cui si mangiava pane e politica: a tavola, guardando i telegiornali, anche da piccola commentavamo tutti insieme le notizie. E così sono cresciuta convinta che la politica non è una cosa lontana, estranea,  ma l’idea che ciascuno di noi ha di interpretazione della vita di tutti i giorni all’interno di una comunità più grande. E così sono arrivata a un punto che ho deciso di dare il mio contributo. Sono entrata nei Giovani Democratici alla fine delle scuole superiori, poi gli studi universitari hanno impegnato tutto il mio tempo. L’anno scorso, durante la campagna elettorale per le comunali, ho sentito la necessita’, come molti altri, di riappropriarsi della citta’, perduta dal Pd nel 2014 con l’avvento del M5S>.

Quanto dei suoi ideali pensa di poter trasferire nei giovani, nei suoi coetanei di oggi?

I miei valori, che sono la democrazia , l’antifascismo, la solidarieta,  il volontariato, sono spesso di servizio  come milite sull’ambulanza della Pubblica Assistenza. Ecco, sono questi gli ideali che vorrei condividere, far capire che la politica non e’ fatta solo di poltrone, ma di impegno e di coinvolgimento di tutti in quello che ci accade in ogni momento. Il PD ha fatto grandi passi avanti l’anno scorso con il “Modello Livorno” e adesso candidando alle regionali una giovane di 26 anni come me. Questi e altri segnali denotano la volontà di cambiamento e rinnovameto del partito, arroccato nelle sue posizioni egemoniche per molti anni>.

Come pensa  di poter rappresentare Livorno se sara’ eletta?

Abbiamo parlato di questo con Gazzetti,  e’ necessario trasferire le problematiche , le criticita’ e le necessita’ della citta’ alla Regione, ed e’ quello che ha fatto Francesco in questo suo mandato. Ci sono tante questioni, ad esempio la sanita’ che e’ competenza del governo toscano, ed e’ questo il nostro impegno. L’impegno di un consigliere regionale è proprio quello di raccogliere le istanze della citta’ e della Provincia che lo elegge e rappresentarle ai tavoli istituzionali dove le questioni si discutono e decidono>.

Quanto contributo puo’ dare la sua candidatura al candidato governatore del centrosinistra Eugenio Giani, considerando che i sondaggi al momento vi danno testa a testa con il centrodestra?

Credo molto importante, considerando che il candidato alla presidenza non puo’ avere tutto sotto controllo, vista la vastita’ del territorio. Quindi diventa basilare metterlo a conoscenza di tutto ciò che avviene nella parte costiera dove anch’io vivo, ovvero quello che emerge dalle riunioni dei circoli, nelle conferenze delle Donne democratiche. Ma anche ritrovarsi nei bar, nelle associazioni civiche, ascoltare le problematiche che emergono da tutta la società civile e farne rapporto al candidato. Visto che siamo in una delle situazioni elettorali piu’ competitive, dobbiamo far capire alle persone i falsi slogan propagandistici della destra dialogando con loro, riappropriandoci del ruolo che la sinistra ha svolto per anni>.

Ha mai provato a sentire dentro l’emozione che proverebbe, se sara’ eletta,  ad entrare come consigliera in quell’aula di Firenze per la prima volta?

Certo , ci penso spesso. Quando me l’hanno chiesto la prima volta non pensavo fosse vero, ed e’ stata una bella emozione. Quando si lavora seriamente e si resta fedeli ai propri valori credo poi che i risultati possano arrivare. Ringrazio Francesco Gazzetti che si ricandida per la seconda volta, e sono convinta che con la sua esperienza e la mia voglia di fare, potremo raggiungere traguardi importanti.

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Riccardo Repetti

Nato a Livorno il 4 luglio 1956, compiuti gli studi superiori in specializzazione tecnica, ha coltivato da subito la grande passione per il giornalismo accompagnata dall’amore per la fotografia . Risale al 1986 il primo incarico professionale per la redazione livornese de "La Nazione", che dura fino al 1988, quando a ingaggiarlo è "Il Tirreno", Dal 1992 è iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, elenco pubblicisti. Concluso il rapporto di lavoro con "Il Tirreno”, dopo 31 anni il 31/12/2019 , dal primo gennaio di quest'anno svolge la libera professione. Attualmente dirige il notiziario on line pentanewslivorno

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