I 45 anni di Lucarelli raccontati da un amico

I 45 anni di Lucarelli raccontati da un amico
28/03/2004STADIUM OF TERNI MATCH TERNANA LIVORNO ITALIAN CHAMPION SERIES B AT STADIUM OF TERNI LUCARELLI OF LIVORNO PENTAFOTO

Oggi Cristiano Lucarelli compie i suoi primi 45 anni, e non possiamo che ricordarlo per quello che ha compiuto nella sua “Livorno” negli anni gloriosi 2004 con la scalata alla serie A dopo 55 anni, insieme a Protti e C., e i suoi goal memorabili nel campionato della massima serie con squadre blasonate.

Leggendo i posti di auguri al bomber uno mi ha colpito, quello di Maurizio Bellandi, (Mau Vale) che ha una fratellanza con Cristiano insime ad altri amici inseparabili, quali Fabino (Bertinetti) prematuramente scomparso pochi mesi orsono

Per questo pubblico il posto di Mau che mi ha colpito, una storia che va oltre la cronaca che abbiamo letto in questi anni:

I più giovani magari non sanno come Cristiano Lucarelli entrò in contatto con noi. Ai tempi non c’erano i social, ma soltanto tifonet, e l’unica maniera per scriversi era il ‘muro’.

Un assiduo frequentatore era uno che usava questo nick name: ‘ingazzurrito’. Lui sapeva tutto del Livorno calcio (ai livelli del compianto Mario Bianchi) e della curva, eppure non si riusciva a capire chi fosse. Finché non gli fu chiesto, ma ci sembrava impossibile che un giocatore di quel livello fosse così attaccato ai colori amaranto e alla storia dei gruppi ultras della Nord.

Gli feci qualche domanda che riguardavano il suo babbo che lavorava con mio zio. Era proprio lui. Lo dissi a tutto il gruppo e da quel momento non passò una domenica senza ricevere una sua telefonata per chiederci il risultato o di come era andata la trasferta, spesso ci arrivava dagli spogliatoi degli stadi più importanti d’Italia, tra primo e secondo tempo (!).Si arriva alla disfatta di Como.

La squadra si impegnò tantissimo e nonostante il risultato che ci inchiodò ancora alla serie C, organizziammo un pranzo per ringraziare i giocatori. Invitai anche Cristiano che mi siedeva accanto. A un certo punto mi chiese: ‘vai da Jaconi e digli che voglio venire a Livorno’.

Non aveva bevuto tanto ed era serio, ma da amico gli chiesi se era cosciente di ciò che diceva. La sua risposta fu: ‘il sogno del mio babbo, ed il mio, è quello di uscire dal sottopassaggio dell’Armando Picchi con la maglia amaranto addosso. Troppo facile venirci a fine carriera’.

Che fare? Andai dal mister a dirglielo. All’inizio credeva che stessi scherzando, ma quando fu Cristiano a spiegargli le sue ragioni lo guardò con stima e gli promise che ne avrebbe parlato con Spinelli.

Per descriverlo basta un aneddoto, andavamo a Palermo in Coppa Italia, sbarcati in Sicilia con 5 macchine dopo una nottata al volente, ci squilla il telefono “tornate indietro, andate a Taormina il mio portiere è di lì, c’è un ristorante sul mare dove si mangia strabene, ciò già pensato io, andate tutti e strafogatevi ve lo meritate…

“Inutile è elencare tutto quello a cui ha rinunciato per la sua scelta di venire a Livorno ora, anche perché avrebbe potuto farlo con comodità più avanti assicurandosi la pensione, senza mettersi in discussione, ma i prezzi, le cifre e i calcoli non fanno per lui.

Al solo pensiero di trovarcelo in campo ci venivano le palpitazioni, sapevamo che sarebbe stato messo in mezzo a tutto quello che facevamo, ma era il suo sogno ed il nostro, la firma col Livorno è stato il terzo parto della sua vita, 7 telefonate al minuto, poi ce lo siamo ritrovato li sotto il settore ad Ascoli al 90° con il 99 delle BAL sulle spalle.

Una volta c’era una manifestazione, eravamo radunati in P.zza Attias, lui era li con noi, un giornalista si avvicina e chiede “ma non lo considera nessuno Lucarelli? non c’è gente intorno a fargli complimenti, autografi, saluti…” “chi???” rispondiamo noi “..ah Cristiano, Lucarelli è solo la Domenica, quello che vedi è uno di noi” (forse era il sosia di Perugia?)…Qualcuno non capisce… questa è una Bandiera

Tutto il resto è storia!Ancora auguri amico mio e grazie per tutto quello che hai fatto per questa città e per i tuoi amici di sempre!

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Riccardo Repetti

Nato a Livorno il 4 luglio 1956, compiuti gli studi superiori in specializzazione tecnica, ha coltivato da subito la grande passione per il giornalismo accompagnata dall’amore per la fotografia . Risale al 1986 il primo incarico professionale per la redazione livornese de "La Nazione", che dura fino al 1988, quando a ingaggiarlo è "Il Tirreno", Dal 1992 è iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, elenco pubblicisti. Concluso il rapporto di lavoro con "Il Tirreno”, dopo 31 anni il 31/12/2019 , dal primo gennaio di quest'anno svolge la libera professione. Attualmente dirige il notiziario on line pentanewslivorno

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