“FASCISTA”, SCONTRO LENZI-ROMITI, QUASI RISSA IN CONSIGLIO COMUNALE

“FASCISTA”, SCONTRO LENZI-ROMITI, QUASI RISSA IN CONSIGLIO COMUNALE
Il consigliere Andrea Romiti e l’Assessore Simone Lenzi

Come spesso accade quando si affrontano temi fortemente divisivi sul piano ideologico, anche stavolta in consiglio comunale si è sfiorata la rissa, politica s’intende, tra i banchi della maggioranza di centrosinistra e quelli dell’opposizione di centrodestra. Riportiamo le posizioni delle parti coinvolte in ordine rigorosamente temporale, ovvero sulla base degli orari di invio dei rispettivi comunicati.

Ecco Il comunicato di Andrea Romiti:

Oggetto: Tacciato da fascista dall’Assessore alla Cultura in aula durante il Consiglio Comunale

ROMITI: “DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE E’ BASTATO CITARE LA RISOLUZIONE EUROPEA DEL 19 SETTEMBRE 2019, CHE EQUIPARA IL NAZISMO CON IL COMUNISMO, PER ESSERE TACCIATO DA FASCISTA DALL’ASSESSORE ALLA CULTURA”

Il Capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Romiti interviene in merito all’accesa discussione in Consiglio Comunale.  “L’atto presentato dai Consiglieri del PD condannava solo una ideologia e quando gli abbiamo chiesto di condannare anche il Comunismo, come ormai anche l’Europa ha chiarito con la risoluzione del 19 settembre, sono stato interrotto e aggredito verbalmente dall’Assessore alla Cultura che mi tacciava di fascista”, afferma Romiti e continua “L’Europa ha chiarito che le due dittature, Nazismo e Comunismo,  hanno fatto milioni di vittime in Europa e nel 1939 il loro patto è stato la diretta conseguenza dello scoppio della seconda guerra mondiale”.

Romiti conclude “La sinistra non accetta che il comunismo sia stata una dittatura che ha fatto milioni di vittime, si definisce europea solo per difendere gli interessi delle banche e dei poteri forti”.

Con l’occasione i migliori saluti.                                                                 

Coordinatore di Fratelli d’Italia Andrea Romiti

ECCO Il post del gruppo consiliare del PD sulla pagina FB:

Se avevamo dei dubbi sulle forze antifasciste presenti nel nostro Consiglio Comunale oggi ce li siamo definitivamente tolti!
Oggi a Livorno Lega e Fratelli d’Italia abbandonano il Consiglio al momento del voto su un Ordine del Giorno di condanna sugli atti vandalici accaduti il 25 aprile scorso in tutta Italia sui monumenti e luoghi dove si ricordavano i martiri della resistenza.
La cronaca:
Il Consiglio Comunale di Livorno oggi era chiamato con un O.d.G. presentato dal Gruppo PD e condiviso dalle forze di maggioranza Futuro e Casa Livorno a condannare e a esprimere solidarietà ai famigliari delle vittime per gli atti vandalici ad oltraggio alla memoria dei caduti per la libertà dell’Italia e di tutte le vittime della violenza nazifascista accadute in Italia il 25 Aprile 2020 per la “Festa della Liberazione”.
Piena condivisione sull’atto da parte di tutti i gruppi consiliari tranne la Lega e Fratelli d’Italia che per non votarlo abbandonano l’aula al momento del voto.
Nella discussione surreale sull’atto i consiglieri della destra hanno tentato in ogni modo di sottrarsi alla condivisione di una solidarietà alle vittime del nazifascismo.
Dal richiamare per una sorta di equiparazione politica le vittime delle Foibe, fino ad avanzare richiesta di far sparire alcuni termini dall’atto.
Indovinate quali? Dovevano a loro avviso sparire i termini ”nazifascismo” e “ideologia fascista” per essere sostituiti da un più generico riferimento a “tutte le dittature”.
Ma non è finita qua! Dulcis in fondo, i martiri della resistenza dovevano essere indicati come “martiri di tutte le dittature”.
Inaccettabile!
Per la cronaca gli stessi consiglieri hanno poi cercato una improbabile teorizzazione revisionista e un ancor più infelice equiparazione del Fascismo al Partito Comunista Italiano.
Ne abbiamo poi sentite e viste di tutti colori fino a sentir battezzare la discussione in corso in aula “una schifezza”.
Ad una destra che finalmente si svela e che esce al momento del voto dall’aula del Consiglio Comunale ricordiamo che proprio quell’aula, da cui si sono allontanati, ha visto la sua riapertura grazie alla liberazione dal nazifascismo e all’affermazione nuovamente della democrazia e che proprio grazie a quei martiri di cui avete disconosciuto il valore, oggi anche della memoria, che vi è permesso di esprimere in vera libertà ogni vostro pensiero.

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Riccardo Repetti

Nato a Livorno il 4 luglio 1956, compiuti gli studi superiori in specializzazione tecnica, ha coltivato da subito la grande passione per il giornalismo accompagnata dall’amore per la fotografia . Risale al 1986 il primo incarico professionale per la redazione livornese de "La Nazione", che dura fino al 1988, quando a ingaggiarlo è "Il Tirreno", Dal 1992 è iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, elenco pubblicisti. Concluso il rapporto di lavoro con "Il Tirreno”, dopo 31 anni il 31/12/2019 , dal primo gennaio di quest'anno svolge la libera professione. Attualmente dirige il notiziario on line pentanewslivorno

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