Covid: detenuto di 82 anni muore nel carcere delle Sughere.

Covid: detenuto di 82 anni muore nel carcere delle Sughere.
Il carcere delle Sughere a Livorno

Lo annuncia Marco Solimano in un comunicato :

Ieri pomeriggio un detenuto ospitato presso la Casa Circondariale di Livorno ha perso la vita.

La morte è sempre un evento tragico e sconvolgente lo è ancora di più nella solitudine e nell’isolamento di una cella.

Ed esprimo il più sentito cordoglio, anche da parte della città, alla famiglia, agli amici ed ai suoi compagni di detenzione.

Antonino aveva 82 anni, tanti anni di carcere già scontato e diverse patologie oramai divenute croniche e qualche giorno addietro la positività al Covid.

Nonostante l’età non aveva sintomi se non qualche linea di febbre già scomparsa e come prevede il protocollo, era stato messo in isolamento sanitario in attesa del secondo tampone. La mattina aveva incontrato l’educatrice ed i medici, si sentiva più sollevato, non ha mai avuto difficoltà respiratorie.

Ed il pomeriggio all’improvviso lo schianto, una morte fulminea e non attesa.

Si rimane senza parole, non riesco a rassegnarmi allo scenario di morte provocato dalla pandemia.

In carcere è però tutto più grande, ogni cosa si amplifica in virtù della precarietà della condizione, dell’ansia che sale negli spazi ristretti, della mancanza di autonomia ed autodeterminazione, della perenne condizione di attesa che costantemente attraversa la tua esistenza.

Antonino qualche mese addietro aveva avanzato richiesta di differimento pena ai domiciliare considerata la sua età avanzata, le sue precarie condizioni di salute, l’incombenza del contagio da covid.

Ma era stata respinta.

E mi chiedo allora cosa si possa chiedere di più ad un uomo oramai nel periodo terminale della sua esistenza, afflitto da numerose patologie croniche, con alle spalle tanti e tanti anni di carcerazione.

Forse Antonino già da tempo avrebbe dovuto essere fuori da una cella poiché la sua condizione, a mio modesto parere, si palesava come incompatibile con la realtà penitenziaria.

Eppure il giorno della sua morte Antonino era sereno in quanto aveva presentato nuova istanza di differimento pena ed anche una di permesso premio.

Non potrà mai più sapere l’esito delle nuove istanze ma è bello pensare che negli ultimi attimi della sua vita la sua mente ed il suo animo siano stati attraversati da pensieri positivi… forse questa volta ce la faccio, forse questa volta mi mandano a casa.

Comune di Livorno

Marco Solimano

Garante dei diritti delle persone private della libertà personale

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Riccardo Repetti

Nato a Livorno il 4 luglio 1956, compiuti gli studi superiori in specializzazione tecnica, ha coltivato da subito la grande passione per il giornalismo accompagnata dall’amore per la fotografia . Risale al 1986 il primo incarico professionale per la redazione livornese de "La Nazione", che dura fino al 1988, quando a ingaggiarlo è "Il Tirreno", Dal 1992 è iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, elenco pubblicisti. Concluso il rapporto di lavoro con "Il Tirreno”, dopo 31 anni il 31/12/2019 , dal primo gennaio di quest'anno svolge la libera professione. Attualmente dirige il notiziario on line pentanewslivorno

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