Agli arresti domiciliari ma non era in casa , si apre il carcere per una donna.
Durante i controlli da parte della Polizia di Stato delle persone sottoposte a misure cautelari ha fatto sì una donna pisana del 1983 domiciliata a Livorno, già arrestata dalla Squadra Mobile per spaccio di sostanze stupefacenti conclusa, il 10 maggio 2020, con l’emissione di misure cautelari personali a carico di 7 persone – sia stata tradotta in carcere.
La donna aveva era stata sottoposta alla misura del divieto di dimora nel Comune di Livorno, con obbligo di firma presso la Questura di Pisa; dopodiché, a seguito delle numerose inosservanze alle prescrizioni impostele , era stata sottoposta agli arresti domiciliari con uso di braccialetto elettronico.
Tuttavia, i numerosi controlli del personale della Squadra Mobile e dell’U.P.G.S.P. la 37enne non si era fatta trovare all’interno del suo appartamento neppure il giorno prestabilito per l’installazione e l’attivazione del dispositivo elettronico di tracciamento.
Alla luce della completa indifferenza manifestata rispetto alle misure imposte, il Tribunale di Livorno ha deciso di aggravare tale misura cautelare, sostituendola con quella in carcere; rintracciata dagli uomini della Squadra Mobile, è stata accompagnata presso la Casa Circondariale di Sollicciano (FI).